I ricordi di Agnese: il volontariato a Sumy
Agnese ha svolto il suo volontariato ESC a Sumy, in Ucraina, grazie al progetto Hand in Hand.Hand in Hand è un progetto co-finanziato dal Programma… Leggi tutto »I ricordi di Agnese: il volontariato a Sumy
Agnese ha svolto il suo volontariato ESC a Sumy, in Ucraina, grazie al progetto Hand in Hand.Hand in Hand è un progetto co-finanziato dal Programma… Leggi tutto »I ricordi di Agnese: il volontariato a Sumy
Federica Nestola è stata una nostra volontaria al progetto “GIVE – Gaziantep Integration by Volunteers from the EU”, co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà… Leggi tutto »“Cambiare il mondo è possibile”
Il resoconto di Francesca, la nostra volontaria al progetto in Tunisia “Volunteers. Opportunities. Community. Interculturalism in Tunisia” . Il progetto è co-finanziato dal Programma Corpo… Leggi tutto »Il resoconto di Francesca: VOCI In Tunisia
Il racconto di Elvira, la nostra volontaria al progetto “Volunteers. Opportunities. Community. Interculturalism in Tunisia”. VOCI è co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione… Leggi tutto »Il volontariato ESC di Elvira
[:it]Rita Ibba è una volontaria che sta svolgendo la sua esperienza a Sousse. Il progetto “Volunteers. Opportunities. Community. Interculturalism in Tunisia” è co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea 🇪🇺 e prevede la partecipazione di 30 volontari italiani a Sousse in attività rivolte alla comunità locale per favorire aggregazione, partecipazione e interculturalismo
Le mie prime due settimane di attività con “Ased Tunisia” per il progetto del Corpo Europeo di Solidarietà “VOCI”, qui in Tunisia sono volate.
Sono state due settimane belle intense, ricche di attività, di nuove conoscenze e nuove amicizie.
[:it]Irene è stata una delle volontarie che ha svolto la sua esperienza a Gaziantep.
Il progetto “ESC Volunteers in Gaziantep: Be Active for Community Integration” è co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.
Gaziantep per me è il sorriso dei bambini dietro le grate delle finestre, è la speranza negli occhi dei bambini di Rainbow, è l’innocenza e la voglia di riscatto di tutti i bambini che lavorano dietro i banconi del bazar colmi di spezie dai profumi e dai colori inebrianti.
Leggi tutto »[:it]Gaziantep è stato un viaggio con me stessa[:]
[:it]Tiziana Petrucci è una volontaria in Francia del progetto “Mobility and culture”, ospitata dall’associazione Communaute de Communes sor Agout. Il progetto è co-finanziato dal Programma… Leggi tutto »[:it]Il primo mese del mio ESC in Francia[:]
[:it]Chiara è stata una delle volontarie che ha svolto la sua esperienza a Gaziantep.
Il progetto “ESC Volunteers in Gaziantep: Be Active for Community Integration” è co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.
All’aeroporto di Istanbul sono stata fermata da un poliziotto che non capiva le motivazioni che mi portassero a sud-est della Turchia; mi squadrava e continuava a chiedermi “Why Gaziantep?”.
Lì per lì, non lo sapevo nemmeno io; solo quattro giorni prima non sapevo che sarei partita. Ora, tornata da qualche giorno alla mia routine, forse saprei rispondere alla domanda del poliziotto:
[:it]Emanuela è stata una delle volontarie che ha svolto la ua esperienza a Gaziantep.
Il progetto “ESC volunteers in Gaziantep: Be Active for Community Integration” è co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.
Come mi ricordo Gaziantep?
Ho cercato di dare una risposta a questa domanda sfogliando le foto che hanno riempito la memoria del mio computer, ma non l’ho trovata. Quindi ho ricominciato di nuovo, in un loop infinito di memorie, ricordi ed emozioni.
[:it]Nada e Sabrine sono state nostre volontarie al progetto “GIVE – Gaziantep Integration by Volunteers from EU”, co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.
Il progetto prevede la partecipazione di 40 volontari in attività volte a promuovere l’inclusione sociale nella comunità locale tra gruppi diversi, tra cui siriani e turchi.
“Dopo mesi di quarantena che hanno abbattuto lo spirito e hanno messo in dubbio convinzioni che pensavo ormai consolidate, la mia amica Nada propone di partire, di fare una nuova esperienza che ci aiuti a schiarirci le idee e a dare indietro qualcosa.