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La lettera di Simona, volontaria a Samara

Simona è una volontaria europea che si trova attualmente a Samara, in Russia, presso l’associazione ospitante Icye Russia/Lastochki. Il progetto di volontariato è stato finanziato dal Programma Erasmus+ con il supporto della Commissione Europea!

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Ciao a tutti, mi chiamo Simona e sono una volontaria a Samara, in Russia. Sto svolgendo il mio progetto di volontariato nel Waldorf Kindergarten di Samara, un asilo che segue la filosofia steineriana secondo la quale i bambini devono innanzitutto essere seguiti in un processo di crescita a 360°, lasciando molto spazio a lavoretti manuali e all’attività fisica.

Infatti, piuttosto che insegnare da subito ai bambini a leggere e scrivere, cosa che possono tranquillamente imparare in prima elementare, noi educatrici dell’asilo Waldorf proponiamo ogni giorno piccoli laboratori durante i quali i bambini imparano a collaborare con il resto del gruppo, a
conoscere il proprio corpo e a creare qualcosa di nuovo. Quindi la settimana è scandita da varie attività come creare figure di cera, preparare l’impasto per i biscotti, dipingere con gli acquerelli, creare giocattoli
in legno, prendersi cura delle piante dell’asilo, preparare l’insalata di verdure per il pranzo, ecc. Non mancano poi laboratori che non si ripetono ogni giorno ma che dipendono dal periodo dell’anno: per esempio, a novembre i bambini hanno passato una settimana a creare dei centrotavola autunnali, mentre a dicembre abbiamo imparato insieme a realizzare vari addobbi in pezza da appendere all’albero di Natale.

Oltre a queste attività, i bambini escono due volte al giorno per giocare all’aria aperta per un’ora, con qualsiasi condizione metereologica. Se devo essere onesta, da italiana abituata al sole e al caldo, all’inizio ci per me era molto strana l’idea che i bambini dovessero uscire con -10° per giocare nella neve, ma ben presto mi sono abituata anche io al clima russo e ora so che se ci sono 10 gradi sotto zero si può anche considerare la giornata abbastanza “calda”.

Ovviamente, la mia vita a Samara non è fatta solo di lavoro in asilo, e per fortuna non mancano anche attività di svago da fare in buona compagnia. La prima persona che ho conosciuto al mio arrivo a Samara il 27 ottobre è stata Mia, il mio mentor, che mi ha accompagnata a casa e mi ha aiutata con i vari documenti da portare alla mia organizzazione ospite. A casa ho conosciuto la mia host family, composta da mamma Irina, papà Albert e dalle due figlie di 16 e 13 anni, Lisa e Anja. Purtroppo, avendo orari molto diversi, non passo molto tempo con la mia famiglia, soprattutto con le ragazze, ma fortunatamente siamo riusciti a trascorrere momenti piacevoli durante il weekend. Ad esempio, lo scorso weekend, nonostante il freddo
non indifferente, Irina ed Albert mi hanno proposto di andare a Zarev Kurgan, una collina appena fuori Samara, in cima alla quale sorge una chiesetta ortodossa e da dove si può ammirare il paesaggio invernale.
Altre persone con cui trascorro i momenti liberi sono gli altri volontari che partecipano a progetti vari qui a Samara; ragazzi e ragazze che vengono dall’Italia come me, dalla Germania, dalla Polonia e dalla Serbia. Con
loro ho passeggiato per la città, provato la famosa banja russa raggiungendo la temperatura record di 120°C, partecipato alla festa di Natale organizzata dall’associazione Lastochki e in generale approfittato di
ogni attimo libero.

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Con l’avvicinarsi delle feste, che qui in Russia iniziano con il Capodanno e durano fino all’8 gennaio, sono sempre più i programmi su come trascorrere le vacanze: pattinare sul ghiaccio in piazza Kujbysev, la piazza più grande d’Europa, provare per la prima volta a sciare nel Zagorodnyj Park, andare a teatro per vedere il balletto russo in uno degli spettacoli più famosi, lo Schiaccianoci, viaggiare nella regione di Samara e magari arrivare fino agli Urali per ammirare il paesaggio mozzafiato e sconfinato che è una delle parti più belle dell’essere in Russia.

Non posso che sentirmi grata per questa esperienza unica; infatti il mio volontariato a Samara mi sta permettendo non solo di mettermi alla prova partecipando ad un progetto interessante, ma anche di conoscere persone di nazionalità diverse, viaggiare, scoprire luoghi e culture
diverse
dalla mia, migliorare la mia conoscenza del russo ed imparare a lavorare con i bambini. Sono già passati due mesi dal mio arrivo a Samara, e il mio obiettivo per il momento è godermi i prossimi 4 mesi e sfruttarli per vivere a pieno questa esperienza che sicuramente, in un modo o nell’altro, mi cambierà come persona e ricorderò per sempre!