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I miei primi 2 mesi di SVE in Georgia

Michele è volontario SVE nel progetto “Social Generation”. Ci racconta la sua esperienza, la vita di un volontario in Georgia.

 

Ho già partecipato ad esperienze internazionali come l’ERASMUS+ per studio e gli Scambi Giovanili. Per quanto riguarda l’EVS posso affermare che è un’esperienza molto più completa e formativa. E’ un’occasione unica di sviluppo personale, di miglioramento delle capacità relazionali e comunicative. E’ una grande occasione per migliorare l’inglese e conoscere altre nuove lingue tra cui quella del Paese in cui si sta svolgendo l’EVS. Nel mio caso sto imparando il russo anziché il georgiano perché ritengo il russo molto più utile a livello internazionale. Ciò non toglie che conosco oramai alcune parole base di georgiano. Premetto che in Georgia una buona fetta di popolazione è in grado di comunicare più o meno in lingua russa.
Ritengo l’EVS un’esperienza di completamento del percorso di crescita personale che si affianca al percorso di studi effettuato. Personalmente sono un laureato magistrale in Economia e Finanza. Secondo la mia opinione, all’Università ed in generale nelle nostre scuole riceviamo un’istruzione formale mentre la cosiddetta istruzione non formale non viene più di tanto curata. Dopo aver conseguito la laurea, di conseguenza dopo aver ottenuto una conoscenza approfondita sugli ambiti appartenenti al mio piano di studi, ho ritenuto molto interessante intraprendere questa esperienza per completare le mie capacità e competenze.
Potrei definirla un’esperienza di transizione tra il periodo di studio e il definitivo ingresso nel mercato del lavoro. Durante l’EVS si migliorano le capacità relazionali perché ci si trova continuamente in contatto con gente di diversa estrazione sociale, con gente proveniente da diverse parti del mondo, con differenti culture e tradizioni. Si migliorano le capacità che riguardano il lavoro di gruppo. Si migliora la
conoscenza delle lingue straniere, in particolare l’inglese. Potrei racchiudere tali capacità nell’insieme delle cosiddette soft skills. Tutto ciò amplia i propri orizzonti, cambia il proprio modo di pensare e di affrontare la vita. Le differenze non fanno più paura ma attraggono e incuriosiscono. Utilizzando un termine inglese che si adatta molto bene in questo caso, ci si trasforma in una open-mind person.


Mi chiamo Michele, ho 29 anni, come ho già detto ho conseguito la Laurea Magistrale in Economia e Finanza, e adesso sto svolgendo il mio EVS a Tbilisi, Georgia. L’organizzazione per cui lavoro è International Center for Peace and Integration (ICPI). La principale attività riguarda la creazione di progetti ERASMUS+ tra cui principalmente Training Course e Youth Exchange. In particolare alla nostra organizzazione, con cui noi volontari collaboriamo, spetta preparare i progetti, i quali sono associati ad alcuni temi principali tra cui social entrepreneurship, sharing economics, migration e personal development. Successivamente organizziamo le attività da svolgere durante il progetto, selezioniamo i Paesi partecipanti con cui instauriamo un dialogo che si protrae sino alla selezione dei partecipanti e alla stesura dei reports a fine progetto. Nel momento in cui i progetti vengono approvati,
inizia la fase dell’implementazione, svolta nella località e nelle date previste. E’ stupendo prendersi cura dei partecipanti, solitamente provenienti da 8 o da 10 differenti Paesi. Trascorrere del tempo in un ambiente multiculturale è sempre stimolante, si impara tantissimo, ci si diverte, si conoscono tantissime persone e si stringono nuove amicizie, alcune delle quali perdurano nel tempo. Le ore di lavoro in ufficio non sono noiose soprattutto grazie ai miei colleghi ed ai membri dell’organizzazione.

Loro sono delle persone meravigliose, ci mettono a nostro agio e sinceramente mi sento parte di questa organizzazione. I progetti ERASMUS non completano l’insieme delle nostre mansioni.
Altra divertente parte del nostro volontariato è rappresentato dalle sessioni di un’ora circa effettuate in un asilo georgiano, due volte a settimana, in cui insegniamo un semplice inglese a bambini dai 3 ai 6 anni per mezzo di canzoni, balletti e giochi. E’ stupendo quando i bambini ti trasmettono il loro affetto, soprattutto quando ti abbracciano, quando ti si attaccano alle gambe, quando ti salutano e quando ti sorridono perché sono felicissimi di giocare insieme. Inoltre è molto gratificante vedere miglioramenti nel loro inglese in quanto imparano velocemente. L’atmosfera nell’asilo è molto piacevole e la gente che lavora lì molto gentile, ogni qual volta la sessione finisce, ci intratteniamo in cucina in cui ci offrono un  caffè, biscotti e quant’altro, chiacchierando del più e del meno per circa 15 minuti.
L’ultima delle nostre mansioni, ma non per importanza e tra le mie preferite, è il corso d’Italiano organizzato insieme all’altra volontaria italiana. Insegniamo la nostra lingua in una classe di 15 studenti, tra i 18 e i 32 anni. Le nostre lezioni vengono svolte 2 volte a settimana per 2 ore circa ciascuna. Mi diverto tantissimo e sono orgoglioso dei nostri studenti e penso che anche loro sono molto soddisfatti di noi. Li adoro perché sono gente veramente simpatica, interessata, coinvolta ed attiva. Stiamo creando un gruppo molto affiatato con cui è piacevole spendere del tempo insieme. Oltre ad insegnare, sto anche studiando, come ho già detto, il russo. Sto frequentando un corso offerto dalla mia organizzazione, con lezioni 2 volte a settimana. E’ molto difficile in quanto è una lingua completamente diversa dall’italiano. Un’altro alfabeto e altri suoni. In ogni caso sono molto motivato e spero di cominciare a dialogare il prima possibile.

A parte il lavoro, l’EVS rappresenta anche un’opportunità per crearsi una nuova “famiglia“, una nuova cerchia di amici. Vivo nello stesso appartamento con gli altri volontari presenti nella mia organizzazione. Siamo due italiani e due tedesche, siamo molto uniti e mi reputo fortunato a vivere con loro anche se qualche volta possono nascere delle incomprensioni ma ciò potrebbe essere normale quando vivi con gente proveniente da altri Paesi. Ad ogni modo credo che miglioreremo e i nostri atteggiamenti tenderanno a convergere sempre più perché siamo felici insieme.
Inoltre durante l’Arrival Training Course ho incontrato gli altri volontari EVS presenti in Georgia. Noi siamo una comunità, e siamo tutti qui con lo stesso intento, le stesse ragioni, la stessa volontà di divertirci e vivere pienamente quest’avventura. Quanto ci incontriamo è sempre un piacere, uscire insieme, spendere del tempo, pranzare o cenare, bere qualcosa, fare una passeggiata o fare una serata. Ho anche conosciuto tanta gente del posto, i georgiani, con cui sto stringendo bellissime amicizie. Mi
sento davvero a casa. Sto vivendo quest’esperienza in toto. Sto cercando di evitare qualsiasi perdita di tempo, qualsiasi spreco. Lavoro, insegno, studio, e mi diverto con i miei nuovi amici.

Difficilmente potrei chiedere di più. Spero di visitare e scoprire il più possibile la Georgia e i Paesi limitrofi come l’Azerbaijan, l’Armenia, l’Iran e la Russia. Tutti sono alquanto diversi dal mio Paese quindi è veramente interessante dal mio punto di vista. Sfortunatamente molta gente pensa tuttora che le diversità e coloro che sono diversi siano un problema, siano pericolosi. Sono completamente in disaccordo perché secondo me le differenze sono ciò che rendono il mondo una meraviglia e se avessi l’opportunità mi piacerebbe scoprirne il più possibile. In questa parte del mondo ho una grande occasione di aggiungere nella mia personale esperienza di vita tante nuove cose che finora non ho mai avuto il piacere di conoscere.

Il mio SVE è iniziato appena due mesi fa, quindi sono ancora agli inizi, anche se sinora il tempo è letteralmente volato. A volte le parole non sono sufficienti per descrivere le proprie emozioni e il proprio stato d’animo. Credo che sto vivendo una delle esperienze più belle della mia vita, ne sono cosciente quindi sto provando a vivere ogni giorno al massimo. Non voglio alcun tipo di rimorso alla fine, quindi carpe diem. Voglio godermi il presente come se non ci fosse un domani!

Michele Mercurio

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