Mario è stato uno delle volontari che ha svolto la sua esperienza a Gaziantep.
Il progetto “ESC Volunteers in Gaziantep: Be Active for Community Integration” è co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.
Il mio progetto ESC a Gaziantep è stato sì uno short-term in termini di tempo, ma davvero un grande volontariato in termini di emozioni ed esperienze.
La città di Gaziantep non è certa una della più facili realtà dove mettere in atto un progetto di volontariato con i bambini, stiamo infatti parlando in una città all’estremo confine della Turchia, a soli una 110 Km da Aleppo e con una popolazione di rifugiati siriani che raggiunge il mezzo milione di persone con le condizioni economiche della Turchia ora non suono molto buone, una inflazione persistente, grandi squilibri tra i prezzi e costi diminuzione del potere di acquisto delle persone, un crescente squilibrio tra ricchi e poveri unite ad una difficile integrazione culturale ed economica dei rifugiati siriani arrivati nel giuro di pochi anni.
La condizione più triste e svantaggiate, come spesso accadde, è quella dei più piccolo, che, specialmente in una città come Gaziantep cominciano a lavorare già prima dei 10 anni, che han un tasso di scolarizzazione molto basso specialmente tra i bambini siriani, e che dopo ha specialmente a casa della pandemia ha visto un drastico aumento dell’abbandono o impossibilità di frequentare la scuola.
Le attività del mio volontariato consistevano nello svolgimento e organizzazione di un gruppo di conversazione in inglese aperto a tutti i ragazzi della città (principalmente turchi), di un corso di base di inglese per bambini afgani e delle lezioni di musica all’interno della scuola per bambini siriani.
Naturalmente le parole scritte non possono trasmettere le emozioni che si vivono cercando di comunicare e insegnare qualcosa a dei bambini che hanno un trascorso così diverso dal mio, a cui però non mancava di certo l’entusiasmo.