Teresa ha partecipato al progetto “GIVE 3 – Gaziantep Inclusion by Volunteers from the EU”, co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.
GIVE 3 coinvolge in totale 40 volontari italiani e turchi in attività di orientamento sociale a Gaziantep rivolte alla comunità, ai bambini e giovani siriani e turchi. Il progetto vuole quindi contribuire alla creazione di un dialogo aperto che porti a un atteggiamento più inclusivo .
“Gaziantep per me è vivere insieme, parlare fino alle due di notte di guerre vicine mentre si gioca a carte, preparare la pasta per venti persone, per far assaggiare a tutti un pezzetto di casa. È immaginare nuovi mondi, possibilmente meno dolorosi di quello in cui abitiamo. Dipingersi le mani, sporcare ovunque, gridare, disegnare mappe con gli acquarelli, fare 14 ore di bus solo per un tuffo. Gaziantep e il territorio che la circonda sono distese infinite di container che ormai sono villaggi, case rase al suolo e negozi dai vetri rotti. È chiedersi come si fa a ricostruire la vita tra quelle macerie, e provare a immaginarlo impastando della plastilina.
GEGED è un porto dove ognuno ha la sua storia, ma tutti hanno la voglia di aprire gli occhi, comprendere, lenire uno le ferite dell’altro. È un posto dove dei fogli A4 si animano e creano un film, dove le persone si conoscono e dopo pochi mesi si sposano, per volere o per colpa dei rispettivi passaporti, dove se non stai attento i piatti lasciati sporchi vanno in vacanza. Ed è ballare balli improvvisati su una piccola spiaggia, con la tenda piena di sabbia, l’acqua potabile ormai calda e la voglia di guardare, insieme, il mare.
GEGED per me è stato ricordarmi del potere delle idee, della leggerezza, della connessione, di metterci nelle cose tutto il cuore, e mescolarlo a quello degli altri.
Da qui, non si può tornare indietro, si può solo costruire. “
Teresa Rasella