Una carrellata di immagini inviate dalla nostra volontaria Desiree. Un volontariato ESC segnato dal terremoto a Gaziantep, ma anche dai sorrisi dei bambini, dalla cultura turca, dai viaggi.
Ecco un suo commento:

“Prima di partire per Gaziantep ero piena di paure e timori e non sapevo cosa aspettarmi, adesso che sono in Italia vorrei tornarci a corse. Questa esperienza mi ha cambiata, mi ha migliorata. Ho conosciuto persone straordinarie con cui ho creato legami bellissimi e fortissimi. Durante questi mesi abbiamo fatto attività di educazione non formale con bambini turchi e siriani, conversation club con ragazzi che sono diventati amici e zumba e yoga con donne. Dopo il terremoto abbiamo aiutato come potevamo intrattenendo i bambini e dando loro qualche ora di sfogo e di stacco da un realtà che fa ancora male, montando e smontando tende e distribuendo cibo. Il terremoto ha cambiato tutto ma ci ha reso più forti e ci ha unito. A pensare ancora a quei giorni mi vengono i brividi e pensare a come le persone sono ancora costrette a vivere mi fa stare male.

Non dimenticherò mai l’amore, il calore e la gentilezza della gente, i bambini per strada che ti salutavano e ti correvano incontro con un sorriso enorme, i loro abbracci infiniti che ti scaldavano il cuore e i loro baci. I cav presi al Tuten, le camminate al parco e al bazar coi suoi mille colori. I tramonti belli da toglierti il fiato.

Andarsene è stata così dura ma so che tornerò. Gaziantep è una città forte e resiliente, piena di vita, è una città che sa accogliere e amare. Diffidate da chi vi dice di non partire prendete coraggio e andate. Geged è casa e famiglia. Un’esperienza che vi migliora la vita.”