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L’esperienza di Caterina a Gaziantep

Caterina ha partecipato al progetto “GIVE 3 – Gaziantep Inclusion by Volunteers from the EU”, co-finanziato dal Programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.

“45 giorni, che sembrano una vita per le esperienze, le emozioni, i pasti, i luoghi, le persone che vivi. Allo stesso tempo, sembrano fugaci, sembra che il tempo voli, e ti sembrava ieri che imbarcavi la tua valigia da 8 kili per una città che avevi sentito nominare forse solo qualche volta prima che la sentissi chiamare all’aeroporto di Istanbul, “il check-in per il volo Turkish Airlines per Gaziantep è ora aperto”.

45 giorni di attività di volontariato, che sono sempre diverse da come le immaginavi, da quelle che leggevi sulla descrizione online. Sono diverse perché ora dai un volto ai bambini a cui hai provato ad insegnare qualcosa, e speri che abbiano appreso qualcosa, superando così la sfida di insegnare una lingua non sapendone neanche una in comune. Dai un volto ai ragazzi più grandi a cui hai insegnato sempre quella lingua inglese, con cui gli ultimi giorni piangevi perché non volevi lasciarli andare, volevi insegnargli l’inglese per sempre.

45 giorni in cerchi di immergerti in non una, ma due, tre o quattro culture diverse, tutte concentrate in una città. Il tempo è a malapena sufficiente per comprendere la complessità, le controversie, l’ipocrisia, o le ingiustizie di quel luogo, e appena inizi a capire come funzionino le cose, devi già andare via.

E cosa vi dico a fare delle persone con cui passi questi 45 giorni, quelle che ti porterai per la vita in una polaroid, in un segnalibro, un quaderno di pensieri scritti in disordine, la tua mente. Diventeranno amici o amori per la vita, o forse saranno amici per un breve frangente di tempo, e rimarranno poi un ricordo tra quelli della tua gioventù, ma nessuno ti toglierà quel ricordo.

45 giorni sono un sacco di tempo e sono una goccia in un oceano di giorni che sono quelli che compongono la tua vita. 45 giorni sono forse, però, abbastanza per toccare la vita di un’altra persona, e magari cambiargliela.”
Caterina

Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.

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