Il 5 febbraio 2016 Scambieuropei ha incontrato “Pozitiva Samobor“, associazione croata che sostiene essenzialmente uno sviluppo eco-sostenibile, con il fine di promuovere e far conoscere le due associazioni e per supportare future cooperazioni.
All’incontro erano presenti anche due giovani rappresentanti dell’associzione “ACLI”, i quali hanno presentato i loro progetti e i loro servizi rivolti sia ad un’utenza nazionale (patronato o caf) e sia ad immigrati (italiano per stranieri, progetti per l’integrazione). Il loro contributo ha permesso di far conoscere ai partner croati concetti e sistemi del tutto italiani, dando quindi una visione più ampia dell’idea di scambio interculturale.
I membri di Pozitiva Samobor hanno, d’altro canto, presentato i loro progetti portati a termine, quale ad esempio un festival incentrato sull’uso delle biciclette, così da promuovere un miglior stile di vita per tutti i cittadini. Inoltre, è stata proposta una rassegna di foto sulla città di Samobor, presentata anche attraverso le loro tradizioni e la loro cultura: esemplare è il loro Carnevale, usato principalmente come mezzo sarcastico verso tutta la politica e tradizionalmente accettato da tutta la comunità (politici compresi).
Scambieuropei ha invece presentato due dei suoi progetti di successo: Power of Action 3 e Green School Leader. Il primo, il quale ha avuto luogo in Georgia (Tbilisi), verte sui diritti umani. In modo particolare, i volontari hanno lavorato a stretto contatto con la comunità Idps (rifugiati), ai quali sono state presentate diverse offerte proposte dall’Unione Europea per un miglioramento della loro condizione. Altre attività svolte per favorire il processo sono state l’insegnamento dell’italiano e l’implementazione di workshops in inglese.
Green School Leader, invece, è stato svolto in due nazioni, Romania (Baia Mare) e Albania (Tirana) e l’obiettivo principale era la sensibilizzazione all’ecosostenibilità. Attività di rilevanza del progetto sono state l’organizzazione di campi estivi, workshops nelle scuole locali, insegnamento di italiano e inglese nelle librerie pubbliche e l’organizzazione di un info-point per i giovani.
Lo scopo dell’incontro non era solo avere l’opportunità di scambiarsi idee per possibili collaborazioni, ma anche e soprattutto realizzare uno scambio interculturale. Conoscere face-to-face le persone e il loro modo di fare e interagire è di sicuro il modo migliore per conoscere il paese di provenienza e per arricchire il proprio bagaglio di consapevolezza del mondo.