Nome progetto: UNITY – Universal Childhood Games
Codice Progetto: ESC-SOLID-2023-VTHPA- 101126508
Consorzio: Asociatia Nationala de Sprijinire a Tineretului Ecologist din Romania (Romania), SCAMBIEUROPEI ETS (Italy), Pi Youth Association (Turkey), Ninas de Tul (Spain), Youth Network for Development and Innovation – YNDI (Jordan)
Il progetto
Il progetto mira a facilitare l’aiuto e il sostegno ai bambini/ragazzi rifugiati colpiti dalla guerra con l’aiuto dei giovani locali, sensibilizzando al contempo sull’importanza di una casa e del senso di appartenenza.
Obiettivi generali:
- Aumentare l’empowerment dei bambini/ragazzi rifugiati per una loro partecipazione significativa nel Paese di reinsediamento.
- Rafforzare le capacità delle organizzazioni e delle istituzioni che sostengono i bambini e i giovani che vivono questo “doppio” processo di transizione.
Obiettivi
- Capacitare 60 giovani con le competenze necessarie per essere coinvolti attivamente nelle loro comunità d’origine nel lavoro di assistenza ai bisogni dei rifugiati e degli sfollati.
- Dare a 10 rifugiati/richiedenti asilo locali la possibilità di fare ESC e di contribuire ad alleviare i problemi dei loro coetanei, acquisendo al contempo competenze utili per il loro sviluppo personale, educativo e sociale.
- Creare una rete di ONG preparate per affrontare, attraverso l’approccio EQUIP, un impatto più ampio nella riduzione del problema dei bambini/giovani rifugiati in Europa.
- Sensibilizzare sull “importanza del coinvolgimento della comunità nella situazione dei rifugiati, soprattutto per quanto riguarda i bambini/ragazzi, attraverso le mostre virtuali “Giant Doll “s House”.
Attività & Risultati
- 60 volontari in 1 mobilità in Romania per 30 giorni di attività di mobilità
- 50 rifugiati e bambini coinvolti nelle attività
- 1 kit di strumenti per i volontari
- 5 video UNITY + 30 Tik-tok/comunità + 10 mostre GDH
UNITY è un progetto finanziato dall’Unione Europea. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia quelli esclusivi dell’autore/i e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o dell’EACEA Né l’Unione Europea né EACEA possono esserne ritenuti responsabili.